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Argomento relativo alla detrazione 75% sulle barriere architettoniche

In questo articolo noi di Folcio vogliamo parlarti di un argomento tanto chiacchierato, ma che forse non è ancora del tutto chiaro; quindi se hai voglia di saperne di più, continua a leggere.

Procediamo con ordine, e iniziamo a capire di cosa si tratta.

Bonus barriere architettoniche: cos’è

Quando si parla di bonus barriere architettoniche si fa riferimento ad una detrazione del 75% sulle spese sostenute per interventi che hanno come scopo il superamento e/o l’eliminazione di ostacoli fisici in edifici già esistenti; nello specifico si tratta di ostacoli che, specialmente alle persone affette da disabilità motoria, impediscono la libertà di movimento.

Nello specifico, il bonus barriere architettoniche è idoneo per tutti quei lavori effettuati da:

  • Privati cittadini;
  • Enti pubblici e privati;
  • Imprese;
  • Esercenti arti e professioni.

Inoltre, il bonus barriere architettoniche viene concesso anche per l’istallazione degli impianti di automazione (come ascensori o montascale) che servono ad eliminare i limiti per chi ha problemi deambulatori. I massimi di spesa previsti variano a seconda del tipo di edifici interessati dall’intervento, fino a un tetto di 50.000 euro.

È bene dire che per barriere architettoniche si intendono:

  • Gli ostacoli fisici che sono fonte di disagio per la mobilità di chiunque e in particolare di coloro che, per qualsiasi causa, hanno una capacità motoria ridotta o impedita in forma permanente o temporanea;
  • Ostacoli che limitano o impediscono a chiunque la comoda e sicura utilizzazione di parti, attrezzature o componenti;
  • La mancanza di accorgimenti e segnalazioni che permettono l’orientamento e la riconoscibilità dei luoghi e delle fonti di pericolo per chiunque e in particolare per i non vedenti, per gli ipovedenti e per i sordi.

Quando è stato introdotto?

Il bonus è stato introdotto dalla Legge di Bilancio 2022 (articolo 1, comma 42) che lo ha inserito nel Decreto Rilancio, ed è stato prorogato dalla Manovra 2023 anche per i tre anni successivi. A questo punto, la detrazione è concessa per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2025 (e non più entro il 31 dicembre 2022). Per ottenere il credito in compensazione, va seguita la procedura secondo le regole della Risoluzione AdE n. 19 del 2 maggio 2023 che istituisce anche i nuovi codici tributo validi dal 1° aprile 2023.

A chi spetta il bonus? E come richiederlo?

Il bonus barriere architettoniche 2023 spetta sia a privati cittadini che imprese che facciano richiesta di detrazione IRPEF del 75% dimostrando di aver effettuato spese chiaramente volte a eliminare le barriere architettoniche.

Inoltre, la stessa Agenzia delle Entrate ha chiarito che i lavori sono agevolabili anche se nell’edificio non sono presenti persone disabili o over 65. Si tratta, in particolare, dei seguenti soggetti:

  • Persone fisiche, compresi gli esercenti arti e professioni;
  • Enti pubblici e privati che non svolgono attività commerciale;
  • Le società semplici;
  • Le associazioni tra professionisti e i soggetti che conseguono reddito d’impresa (persone fisiche, enti, società di persone, società di capitali).

Vediamo infine come funziona e come ottenerlo

Il bonus è valido solo per le spese documentate sostenute dal 1° gennaio 2022 al 31 dicembre 2025 per la realizzazione d’interventi direttamente finalizzati al superamento e all’eliminazione di barriere architettoniche in edifici già esistenti.

La detrazione pari al 75% è da ripartire tra gli aventi diritto in 10 quote annuali di pari importo (non più 5 anni, grazie alla novità introdotta dal Decreto blocca cessioni convertito in Legge) e l’agevolazione non può essere fruita contemporaneamente alla detrazione del 19% a titolo di spese sanitarie riguardanti i mezzi necessari al sollevamento di una persona con disabilità.

Per richiedere il bonus quindi è sufficiente valorizzare la spesa nella dichiarazione dei redditi, e la detrazione verrà riconosciuta in 10 anni (non più 5 anni, grazie alla novità introdotta dal Decreto blocca cessioni convertito in Legge).